Prima di eseguire qualunque operazione con le frazioni, è
conveniente ridurle ai minimi termini ed occorre anche ridurre ai minimi
termini il risultato trovato.
Per quanto riguarda le addizioni e le sottrazioni, vediamo i
vari casi possibili.
- Le frazioni da sommare o sottrarre hanno lo stesso denominatore.
Consideriamo questo esempio.
Di una tavoletta di
cioccolato il primo giorno ho mangiato 1/7, il secondo giorno ne ho mangiato
3/7 ed il terzo giorno 2/7. Quale frazione rappresenta la parte che ho
mangiato?
Consideriamo una tavoletta di cioccolato, dividiamola in 7
parti uguali ed evidenziamo le parti mangiate nei vari giorni.
E’ evidente che ho mangiato 6 parti su 7, cioè i 6/7. Infatti:
Possiamo ricavare la regola: la somma di due o più frazioni aventi lo stesso denominatore è una
frazione che avrà ancora lo stesso denominatore mentre il numeratore sarà la
somma dei numeratori.
Un altro esempio:
Vediamo ora quest’altro caso.
Di una tavoletta di
cioccolato ho mangiato 5/7. Quale frazione rappresenta la parte rimasta?
Consideriamo una tavoletta di cioccolato, dividiamola in 7
parti uguali ed evidenziamo la parte mangiata.
E’ evidente che la parte rimasta è 2/7. Infatti:
Possiamo ricavare la regola: la differenza fra due o più frazioni aventi lo stesso denominatore è
una frazione che avrà ancora lo stesso denominatore mentre il numeratore sarà
la differenza dei numeratori.
Altro esempio:
- Le frazioni da sommare o sottrarre non hanno lo stesso denominatore.
Nel caso in cui le frazioni da sommare o da sottrarre non
abbiano lo stesso denominatore, dopo la riduzione ai minimi termini, occorre
ridurre tutte le frazioni al m.c.d.
Vediamo il tutto in un’espressione.